Apprise

App per l'auto-identificazione delle vittime della tratta di esseri umani e il lavoro forzato.

APPRISE è un progetto congiunto del Mekong Club e dell'Institute of Computing and Society dell'Università delle Nazioni Unite. In Tailandia, il suo primo paese pilota, questo sforzo è stato sostenuto da partner chiave come il Dipartimento di investigazione speciale della Thailandia, l'ONU e diverse ONG.

Degli oltre 40 milioni di persone ridotte in schiavitù ogni anno (Fonte: Alleanza 8.7, 9/2017), una parte enorme è rappresentata da lavoratori migranti - trafficati e sfruttati in un secondo paese. Le ONG e le autorità (congiuntamente denominate "responder di prima linea" - FLR) hanno spesso difficoltà nell'individuare queste vittime durante le indagini e le operazioni di salvataggio. Durante la ricerca di base, sono stati osservati diversi fattori tra cui: problemi di comunicazione con i lavoratori migranti a causa del gran numero di lingue parlate; comprensione diversa degli indicatori della tratta di esseri umani tra le principali parti interessate; mancanza / sfiducia degli interpreti; e la paura delle rappresaglie da parte dei lavoratori migranti di parlare. Inoltre, i telefoni cellulari sono stati identificati quasi all'unanimità come fornenti una piattaforma valida che potrebbe essere utilizzata per supportare la comunicazione e fornire un mezzo semplice per identificare le vittime della tratta di esseri umani. Mentre le vittime stesse spesso non avevano accesso ai telefoni cellulari, i partecipanti hanno notato che i risponditori in prima linea hanno quasi universalmente accesso ai telefoni cellulari. Pertanto, questa ricerca propone di avere un'applicazione sul telefono cellulare dei risponditori in prima linea come una potenziale possibilità per consentire ai lavoratori in situazioni vulnerabili di autoidentificarsi e cercare aiuto; consentendo loro di superare il divario linguistico e di lavorare con una comprensione comune degli indicatori della tratta di esseri umani. Data l'ampia varietà di tipi e forme di traffico e sfruttamento umani, questo progetto copre diversi scenari, tra cui: lavoro forzato (sia sulle navi da pesca che negli stabilimenti di produzione), tratta di esseri umani e accattonaggio di bambini.

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