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Nomi

Il nome al-Fātiḥah ("l'Apri") è dovuto all'oggetto della sura. Fātiḥah è ciò che apre un argomento o un libro o qualsiasi altra cosa. In altre parole, una sorta di prefazione o essenza dell'intero libro.

La parola الفاتحة deriva dalla parola radice فتح che significa aprire, spiegare, rivelare, chiavi del tesoro, ecc. Ciò significa che la sura Al-Fatiha è il riassunto dell'intero Corano. Questo è il motivo per cui viene generalmente recitato con un altro Ayat o sura durante le preghiere. Cioè, la sura Al-Fatiha è accoppiata con il resto dell'intero Corano.

È anche chiamato Umm Al-Kitab ("la Madre del Libro") e Umm Al-Quran ("la Madre del Corano"); Sab'a al Mathani ("Sette [versi] ripetuti", un appellativo tratto da versetto 15:87 del Corano); Al-Hamd ("lode"), perché un hadith narra che Muhammad abbia detto che Dio dice: "La preghiera [al-Fātiḥah] è divisa in due metà tra Me ei Miei servi. Quando il servo dice: 'Ogni lode è dovuta a Dio ", il Signore dell'esistenza, Dio dice:" Il mio servo mi ha lodato "."; Al-Shifa '("la cura"), perché un hadith narra che Muhammad abbia detto: "L'apertura del libro è una cura per ogni veleno."; [13] [14] [fonte non primaria necessaria], Al -Ruqyah ("rimedio" o "cura spirituale")., E al-Asas, "The Foundation", riferendosi al suo servizio come fondamento per l'intero Corano

sfondo

Secondo Abdullah ibn Abbas e altri, al-Fātiḥah è una sura meccana; mentre secondo altri è una sura medinese. Il primo punto di vista è più ampiamente accettato, anche se alcuni credono che sia stato rivelato sia a Mekka che a Medina. Nel Corano, le prime rivelazioni a Maometto furono solo i primi pochi versi (ayat) delle Surah Alaq, Muzzammil, Al-Muddathir, ecc. La maggior parte dei narratori registrò che al-Fātiḥah fu la prima Surah completa rivelata a Muhammad.

Tema e argomento

Si crede spesso che Al-Fāti believedah sia una sintesi del Corano. Di per sé è una preghiera all'inizio del Corano, che funge da prefazione del Corano e implica che il libro è per una persona che è un cercatore di verità, un lettore che chiede a una divinità che è l'unica degno di ogni lode (ed è il creatore, proprietario, sostenitore dei mondi ecc.) per guidarlo su una retta via. Si può dire che "incapsuli tutte le realtà metafisiche ed escatologiche di cui gli esseri umani devono rimanere coscienti".

Interpretazioni

"Al ḥamdu lillāhi rabbi l-’ālamīn" Tutte le lodi e i ringraziamenti sono per Allah che è il Signore dell'universo. "Hamd الْحَمْدُ" 'il prase' è anche la radice del nome del profeta Muhammad مُحَمَّد che significa chi è lodato.

"Ar raḥmāni r-raḥīm" الرحمن 'il Misericordioso' e الرحيم 'il Più Benevolo' condividono tutti la stessa radice رحم che significa 'l'utero'. L'utero è il luogo in cui nutrimento e protezione sono forniti con abbondanza al feto. [20]

"Māliki yawmi d-dīn" مَالِكِ يَوْمِ الدِّينِ "Il proprietario del giorno del giudizio o dīn day. Dīn الدِّينِ significa religione e ha anche il significato di debito لدِّينِ. Allah è l'unico giudice che giudica i debiti del popolo.

Il Corano, capitolo 1 (Al-Fatiha), versetti 6–6–7:

Guidaci sulla retta via - La via di coloro ai quali hai concesso il favore, non di coloro che hanno suscitato la [Tua] rabbia o di coloro che sono sviati.

- tradotto da Sahih International

I commentatori musulmani spesso credono alle passate generazioni di ebrei e cristiani come un esempio di coloro che evocano l'ira di Dio e di coloro che sono andati fuori strada, rispettivamente. I critici dell'Islam, come Andrew Bostom, vedono questo come una condanna esclusiva di tutti gli ebrei e cristiani di tutti i tempi. Tuttavia, la maggior parte degli studiosi islamici ha interpretato questi versetti come se si riferissero esclusivamente a un gruppo specifico di persone, ma invece li interpretano nel senso più generale come "conseguenze malvagie che l'uomo si porta addosso rifiutando volontariamente la guida di Dio e agendo contrariamente alle Sue ingiunzioni. "