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Vedantasara, Essence of Vedanta, è un testo Advaita vedanta del XV secolo scritto da Sadananda Yogendra Saraswati.
Il Vedantasara è diviso in sei capitoli e contiene 227 versi.
Il capitolo I ha trentuno versi che trattano dei preliminari che iniziano con una Preghiera introduttiva e subito dopo riprende la discussione sull'argomento del Vedanta, le qualifiche per lo studio del Vedanta e la necessità di un guru. Advayānanda era il Guru di Sadānanda. Il Vedanta è la prova delle Upanishad, del Brahma Sutra e dei vari commenti su questi testi e sulla Bhagavad Gita. Le opere di Nitya (quotidiano), Naimittika (occasionale) e Prayscitta (purificante) purificano la mente, le Upasanas non sono karma, le prime conducono al Pitruloka e la seconda al Satyaloka.
Il capitolo II ha novanta versi riguardanti Adhyasa, cioè la sovrapposizione, che è la sovrapposizione dell'irreale sul reale dovuta all'ignoranza, i suoi aspetti individuali e collettivi, la natura di Turiya, l'esperienza della pura coscienza, le estensioni dell'ignoranza, la natura dei corpi sottili, la natura dei corpi lordi e il limite di sovrapposizione. Sadananda spiega perché la caratteristica dell'ignoranza è la sua incomprensibilità, che è senza supporto e contraddittoria con ogni ragionamento.
Il capitolo III ha quindici versetti e prende in esame la Jiva e la sovrapposizione al fine di stabilire la vera natura del Sé (Brahman), e in quel contesto discute le opinioni dei Carvaka, dei buddisti, dei Mimamsakas e dei Mimamsakas Sunyavadins, i seguaci di Nāgārjuna. Il Sé è troppo sottile per la comprensione ordinaria, le opinioni di altre scuole diverse allenano gradualmente la mente per soffermarsi su aspetti sempre più fini del Sé.
Il capitolo IV ha quarantaquattro versetti che trattano esclusivamente di de-sovrapposizione, tornando alla Causa finale, il significato di "Tu sei quello" (Tat Tvam Asi) e "I am Brahman" (Aham Brahman Asmi). La verità non viene conosciuta fino a quando non viene fatta rivelare se stessa. Sadananda spiega che, poiché è impossibile concepire la stessa parola che indica una parte del proprio significato e il significato di un'altra parola, e quando il significato è direttamente espresso dall'altra parola, non è richiesta l'applicazione di Lakshana al prima parola per indicarlo.
Il capitolo V ha venticinque versetti e prescrive i Passi all'autorealizzazione, pone l'accento sullo studio dei testi vedantici, spiega la riflessione e la meditazione, il samadhi e la sua natura e varietà, il samadhi e il sonno, l'ottava pratica e gli ostacoli al samadhi e la loro rimozione.
Il capitolo VI contiene dodici versi che trattano del Jivanmukta (essere liberato), delle caratteristiche del Jivanmukta e del raggiungimento di Kaivalya o Assolutità.
Last updated on Nov 3, 2023
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Vedantasara
वेदान्तसारः2.0.1 by Vishwanath Hegde
Nov 3, 2023